Caratteristiche tecniche: può essere considerata a pieno titolo una variante dello spinning, così come l’acquafitness è ritenuta una variante della ginnastica aerobica. Anche in questo caso l’elemento fondamentale che permette il differenziarsi della disciplina è l’ambiente in cui viene praticata, ossia in immersione invece che a secco. Oltre ai vantaggi tipici dell’attività fisica, consente di beneficiare di un continuo effetto massaggiante da parte dell’acqua, stimolando ulteriormente la circolazione. L’ambiente acquatico, se da un verso riduce eventuali traumi da impatto, dall’altro avvolge interamente la parte di corpo immersa amplificando e distribuendo le resistenze. E’ certamente un’attività particolarmente intensa che stimola in modo efficace il sistema cardiocircolatorio e l’attività dei muscoli degli arti inferiori. Non è da trascurare quanto possa essere stimolante praticare questo tipo di disciplina in estate, approfittando della freschezza dell’acqua per vincere più efficacemente il calore prodotto dal corpo al lavoro.
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Consigliata soprattutto a: chi vuol provare situazioni sempre differenti, chi ha già praticato discipline simili (ciclismo, spinning, ecc.) ed è in un periodo in cui ricerca ulteriori nuovi stimoli, chi vorrebbe iniziare a praticare il classico spinning ma le condizioni di sovrappeso o problemi articolari lo sconsigliano. Ovviamente è l’ideale anche per tutti quelli che amano le discipline acquatiche.
Rischi o limiti connessi alla sua pratica: proprio l’ambiente in cui viene praticato riduce al minimo la possibilità di eventi traumatici. E’ un’attività che può essere agevolmente svolta in tutta sicurezza da chiunque. Considerato il livello dell’acqua non è preclusa neppure a chi non sa nuotare. Un’attività davvero senza pericoli evidenti o limiti nel tipo di sollecitazione offerta.