Alimentazione anti-cancro: l’azione dei fitochimici sull’RNA

Molti effetti benefici di frutta e verdura sono noti da tempo, una vasta revisione della letteratura scientifica ha confermato il ruolo dei fitochimici presenti negli alimenti riguardo la prevenzione del cancro, della steatosi epatica e di numerose altre problematiche, attraverso l’azione mediata dai microRNA (miRNA).

La loro attività è posta in essere modulando vari processi biologici come la proliferazione cellulare, l’apoptosi e l’infiammazione, evidenziando il potenziale impiego terapeutico contro patologie di significativa rilevanza. I dati che emergono sono il frutto dell’indagine che coinvolge soprattutto le interazioni dei fitochimici nella regolazione dell’espressione genica.

I fitochimici sono composti derivati dalle piante, dai frutti, dalle verdure, e dalle erbe, ad oggi identificati in oltre 10.000 differenti tipologie, studiati proprio per le loro proprietà, inclusi gli effetti anti-infiammatori e antitumorali. Ad esempio i polifenoli come il resveratrolo e la curcumina sono fitochimici capaci di modulare lo stress ossidativo e i segnali infiammatori, svolgendo quindi attività antiossidante e anti-infiammatoria.

È quindi possibile dividere i fitochimici, in rapporto alla loro azione a livello di miRNA in:

Fitochimici con effetti anticancro: in particolare resveratrolo, epigallocatechinagallato, curcumina, quercetina, sulforafano, genisteina, acido acetil-11-cheto-beta-boswellico, silimarina.

Fitochimici con effetti foto protettivi: inibiscono o proteggono contro i danni cellulari indotti dai raggi UV, in particolare arctiina e troxerutina.

Fitochimici con effetti anti-steatosi epatica:  mediante la regolazione dell’omeostasi lipidica la fisetina si colloca come epatoprotettore.

Quelli indicati di seguito sono dati che emergono dallo studio sui fitochimici maggiormente coinvolti nelle funzioni sopra descritte, le loro fonti alimentari e in che modo modulano l’espressione dei miRNA. Dalla loro identificazione e comprensione è possibile massimizzare i benefici terapeutici in condizioni patologiche complesse.

Resveratrolo: un polifenolo presente in varie piante come uva, more, cacao, bacche, noto per le sue proprietà inclusa la funzione antitumorale in diversi tipi di cancro, e tra questi il cancro al polmone. Studi recenti hanno evidenziato che il resveratrolo modula l’espressione di vari miRNA che influenzano processi cellulari critici come migrazione, invasione, adesione e proliferazione cellulare. Inoltre il resveratrolo promuove le risposte immunitarie antitumorali mediate dalle cellule natural killer nel cancro al seno.

  • Osteosarcoma: Il resveratrolo induce un significativo aumento dell’espressione di un miRNA regolatore chiave della metastasi, porta all’inibizione della migrazione, invasione e adesione delle cellule di osteosarcoma.
  • Cancro al seno:  nel carcinoma mammario il resveratrolo aumenta l’espressione di miRNA implicati  nell’inibizione della proliferazione cellulare.
  • Leucemia linfoblastica acuta: il resveratrolo riduce l’espressione di miRNA legati alla progressione della leucemia e potrebbe inibire la proliferazione e migrazione delle cellule tumorali.
  • Regolazione della sinamica mitocondriale: ilresveratrolo influisce anche sulla dinamica mitocondriale, un aspetto cruciale nello sviluppo di malattie umane incluso il cancro,  lo fa anche promuovendo l’apoptosi delle cellule tumorali.

Epigallocatechinagallato: è un importante polifenolo presente nel tè verde, esercita effetti antitumorali in varie cellule, regola l’espressione di numerosi miRNA coinvolti nella tumorigenesi, influenzando processi cellulari cruciali come l’apoptosi, la proliferazione e la migrazione in diversi tipi di cancro, tra cui l’osteosarcoma, il carcinoma squamoso orale e il cancro alla prostata.

  • Carcinoma epatocellulare: modula l’espressione di 13 miRNA (up) e 48 miRNA (down), in particolare sopprime la proteina anti-apoptotica portando all’apoptosi delle cellule cancerose.
  • Cancro al polmone: inibisce la proliferazione e la crescita indipendente dall’ancoraggio delle cellule di cancro al polmone. Inibisce anche i tumori polmonari indotti da carcinogeni del tabacco e promuove l’apoptosi delle cellule tumorali.

Curcumina: è un fitochimico derivato dalla curcuma, presenta proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e anticancerogene, e la sua efficacia nel combattere il cancro è mediata in parte attraverso la modulazione dell’espressione di specifici microRNA. La curcumina esercita attività anti-proliferativa e pro-apoptotica nelle cellule di carcinoma polmonare non a piccole cellule e riduce l’espressione di un miRNA oncogenico implicato nello sviluppo e nella progressione del cancro.

Quercetina: è un flavonoide presente in frutta e verdura, la sua efficacia nel trattamento del cancro è analizzata specificamente nel contesto delle cellule di adenocarcinoma duttale pancreatico, dimostrando di poter modulare significativamente l’espressione di 105 miRNA inibendo la progressione del cancro pancreatico e all’aumento dell’apoptosi.

Sulforafano: è un fitochimico presente nelle crucifere (cavoli, cavolfiori, verze, ecc.), noto per le sue funzioni anticancerogene. Il sulforafano modula l’espressione di vari miRNA che colpiscono geni cruciali coinvolti nel ciclo cellulare, senescenza, apoptosi e autofagia nelle cellule tumorali. In particolare, il sulforafano potenzia la funzione antitumorale del cisplatino (un agente chemioterapico antineoplastico in grado di interferire con tutte le fasi del ciclo cellulare) modulando l’espressione di miRNA in cellule di cancro gastrico.

Genisteina: è un isoflavonoide della soia, ha dimostrato di prevenire vari tipi di cancro regolando l’espressione di miRNA oncogenici. Questo composto riduce l’espressione di miRNA in diversi tipi di cellule tumorali, influenzando la proliferazione, la migrazione e l’invasione, e modula il percorso del segnale Wnt (uno dei meccanismi che dirige la proliferazione cellulare), fondamentale nella tumorigenesi.

Acido acetilCheto-β-Boswellico: l’AKBA, componente attivo degli acidi boswellici derivati dalla boswellia serrata, mostra una funzione anticancerogena in cellule di cancro colo rettale, l’AKBA influenza l’espressione dei miRNA oncosoppressori regolando i geni bersaglio implicati nella transizione epiteliale-mesenchimale e nell’inibizione della metastasi.

Arctiina: è un lignano presente in piante come la bardana e la  Forsythiae fructus, ha mostrato attività fotoprotettive nelle cellule della pelle. Studi recenti rivelano che l’arctiina modula l’espressione di specifici miRNA nei cheratinociti (le cellule più abbondanti nell’epidermide) esposti ai raggi UVB, suggerendo un meccanismo molecolare che potrebbe spiegare i suoi effetti nella protezione dai danni cellulari indotti dai raggi UV.

Troxerutina: è un flavonoide presente in estratti di acacia del Giappone, noto per le sue attività antiossidanti e anti-infiammatorie. La troxerutina modifica l’espressione dei miRNA in cellule di cheratinociti esposte ai raggi UVB, con azione protettiva contro i danni del DNA indotti dai raggi UV.

Fisetina: è un flavonolo naturale presente in vari frutti e verdure, regola il metabolismo lipidico modulando l’espressione dei miRNA. Particolare attenzione viene data al suo ruolo nella regolazione di miRNA specifici in modelli di fegato grasso indotto da dieta ad alto contenuto di lipidico, suggerendo un potenziale terapeutico nella gestione della steatosi epatica. La fisetina regola il metabolismo lipidico, e può trovare impiego anche nel diabete, nell’obesità e in altre problematiche metaboliche.

Dalla teoria alla pratica: al fine di beneficiare in termini preventivi di quanto sopra espresso, è fondamentale adottare una dieta variata che includa un’ampia gamma di frutta e verdura. Questi alimenti sono naturalmente ricchi di fitochimici che per altro possono interagire tra loro e tra gli altri componenti dell’alimento.  È consigliabile consumare 5 porzioni totali al giorno tra frutta e verdura, preferire cereali integrali, legumi e semi che non solo sono ricchi di nutrienti essenziali, ma contengono anche fitochimici che possono avere un ulteriore effetto protettivo.

Limitare invece gli alimenti processati e ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri aggiunti e carni lavorate possono avere un impatto negativo sulla salute e potrebbero alterare l’effetto protettivo dei fitochimici. Includere nella dieta bacche, noci, tè verde e curcuma e porre moderazione nell’uso di integratori specifici, sia perchè un’eccessiva assunzione di alcuni nutrienti può avere effetti avversi, sia perché nel quadro sin qui esposto la complessità è più importante della quantità.

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Wang et al., “Sulforafane enhances the anticancer function of cisplatin by modulating microRNA expression in gastric cancer cells”.

Lewinska et al., “Changes in the microRNA profiles of breast cancer cell lines upon treatment with sulforaphane”.

Takahashi et al., “Acetyl-11-keto-β-boswellic acid in colorectal cancer cells: involvement of the let-7 and miR-200 families in anticancer activity” .

Cha et al., “Photoprotective activities of arctiin in keratinocytes: Modulation of microRNA expression under UVB radiation”.

Lee et al., “Effects of troxerutin on microRNA expression in UVB-exposed HaCaT cells”.

Jeon et al., “Role of fisetin in modulating microRNA expression in high-fat diet-induced hepatic steatosis”.

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