Molti di voi lo ricorderanno, si tratta dell’ennesima (inutile) catena che ha coinvolto qualche mese fa molte donne iscritte a FaceBook. L’idea iniziale era anche lodevole, ossia lanciare una campagna di sensibilizzazione contro il cancro al seno, peccato che la modalità scelta fosse tanto inutile quanto (se mi è consentito) sciocca. Tutte a condividere messaggi del tipo “Me ne vado in Messico per 3 settimane“, “Me ne vado a New York per 9 mesi“, non si sa bene secondo quale principio questo stato sulla propria bacheca avrebbe dovuto indurre talmente tanta curiosità da portare a chiedere spiegazioni, per poi essere informati dell’iniziativa. Condividere un “Oggi vado a fare la mammografia, fallo anche tu!” forse era troppo banale! Malgrado la discutibile modalità scelta per parlare di un tema così tanto importante, moltissime donne iniziarono questa condivisione. Forse anche qualcuna delle amiche che sta leggendo queste righe e che quindi inizia a indispettirsi. Vi chiedo solo un ulteriore minuto di pazienza prima di mandare anche il sottoscritto a… fare una vacanza, continuate nella lettura.
E’ stato recentemente confermato quanto già si riteneva possibile, ovvero il ruolo dell’attività sportiva nella prevenzione del cancro al seno. Secondo i dati resi noti in occasione della nona European Breast Cancer Conference, la regolare pratica sportiva sarebbe in grado di ridurre di ben il 12% il rischio di ammalarsi, e questo a prescindere da quando si decide di avviarla. Tale ulteriore dettaglio è fondamentale, perchè significa che lo sport previene il cancro alla mammella in modo diretto, a prescindere dall’essere in sovrappeso oppure no, e in modo non connesso all’età di chi lo inizia a praticare. Per altro il campione utilizzato per questo studio è davvero enorme, si tratta di oltre 4 milioni di donne prese in esame. Elemento che rende incontrovertibile e assolutamente certo il nesso di causalità: più sport e meno probabilità di cancro alla mammella. Non è un’ipotesi, non è una teoria da verificare, è un dato certo, sicuro, incontrovertibile!
E’ chiaro dunque il titolo di questo intervento: meglio andare regolarmente in palestra, che 9 mesi a New York, o dovunque altro preferiate farlo. Se anche i dati scientifici viaggiassero su internet con la medesima forza e velocità di iniziative molto meno efficaci, ogni anno si potrebbero prevenire, solo in Italia, circa 6000 nuovi casi di tumore! Domandatevi quanti ne ha prevenuti la notizia di una vacanza in giro per il mondo… e valutate se possa essere utile condividere questo messaggio.
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