Chetoni esogeni: la truffa che mancava adesso c’è!

Prima di rispondere a questa nuova moda, occorre comprendere di cosa si tratta, cosa sono cioè i corpi chetonici, e quindi i chetoni esogeni. Si tratta fondamentalmente di 3 prodotti che vanno sotto il nome di acetoacetato, D-β-idrossibutirrato e acetone che il corpo produce (nel fegato) in condizioni di digiuno o in marcata assenza di carboidrati.
In queste circostanze il metabolismo dei grassi diviene “meno performante”, restituendo questi metaboliti che, in condizioni particolari, forniscono un supporto energetico anche alle strutture nervose (normalmente alimentate a glucosio).

Una grande presenza di corpi chetonici (come nel caso di diabetici non trattati) può determinare chetoacidosi che può condurre al coma chetonico o alla morte. Ovviamente chetosi e chetoacidosi non sono la stessa cosa, e un soggetto NON diabetico non dovrebbe giungere a chetoacidosi grazie ai fisiologici sistemi di cui dispone l’uomo. I livelli di chetoni nel sangue si misurano in ogni caso per mezzo della chetonemia.

Tuttavia l’incremento mediante integratori, alterando marcatamente il normale bilancio e metabolismo degli acidi grassi, può sia “ridurre” la betaossidazione del grasso corporeo (processo di impiego dei grassi), che provocare un aumento non più controllato di chetoni, ossia la chetonemia, si innesca quindi un meccanismo di “difesa” che produce l’opposto delle aspettative e inizia a presentare potenziali effetti avversi.

La moda del momento, i chetoni esogeni, parte dall’idea invece di poter massimizzare l’uso dei grassi e quindi dimagrire meglio e prima, e magari mimare gli effetti delle diete chetogeniche. Senza dilungarsi su queste ultime (che andrebbero usate solo in condizioni molto particolari e sotto controllo medico), non è neppure detto che la presenza di chetoni possa ricalcarne gli effetti, poichè (ribadisco, senza entrare nel merito), se è vero che le diete chetogneniche producono un effetto, non è ancora risaputo con certezza se questo sia la diretta conseguenza dei chetoni circolanti, o piuttosto un mix di eventi inclusa la cascata di reazioni che porta alla loro produzione. Non secondario è anche determinare correttamente la quota di chetonemia ottimale per gli effetti attesi (attesi non significa che si verificheranno), e anche l’arco temporale per il quale mantenerla. Dato che si gioca col rischio di chetoacidosi non è un parametro che possa essere lasciato al fai da te, tanto più che non si tratta di chetosi indotta da dieta chetogenica ma della compresenza di chetoni esogeni in una alimentazione anche glucidica, elemento che compromette l’equilibrio fisiologico e più facilmente espone a rischi.

Tornando al dimagrimento però, vera leva motrice dei chetoni esogeni (e non solo) in realtà questo è legato al bilancio energetico totale, i geni incompresi che continuano a ripetere che le Kcal non contano, dovrebbero produrre qualche ricerca in cui soggetti sottoposti a qualsiasi regime alimentare ipercalorico siano dimagriti. In ogni caso l’ossidazione di un maggiore quantitativo di grassi in una dieta in cui questi prevalgono, è solo dovuta a una loro maggiore presenza (l’organismo usa quel che ha).
Chetoni esogeni, come diete chetogeniche e low carb, (al netto di possibili problemi per la salute), non determinano un migliore dimagrimento ma creano semmai una situazione opposta. Bassi livelli di glicogeno epatico limitano la conversione di ormoni tiroidei T4 in T3, riducendo la termogenesi (vero elemento di vantaggio che ha fatto nascere il mito del “metabolismo veloce“).

In altri termini la riduzione dei carboidrati (e del loro metabolismo) riduce anche i cosiddetti “cicli futili” (azione sulle proteine disaccoppianti), compromette maggiormente la massa muscolare, non fornisce gli stimoli anabolici tipici della “saturazione” muscolare di glicogeno, e tanto altro ancora che è l’opposto di quello che ogni sportivo vorrebbe.

Infine, l’idea del controllo dell’appetito (oltre che soggettiva) la si ottiene anche semplicemente con cibi che determinano calma insulinica (es. i legumi), e non con il solito integratore che, per altro, fornisce anche calorie aggiuntive.
Ora lo sapete, a voi la scelta.

Guarda il video che spiega come sono nati i chetoni esogeni, clicca qui!

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65 Commenti

  1. Immagino ne sappia più di Kenneth Ford,ricercatore della Nasa e scopritore del sistema.

    • Immagino che lei non abbia mai studiato biochimica e fisiologia. Provi a farlo, la sua vita migliorerà.

      • premesso che l’assunzione di chetoni esogeni è da sconsigliere sempre e cmq, come l assunzione di qualsivoglia integratore, che un alimentazione sana rende inutili, tuttavia in merito alle sue considerazioni sulla dieta chetogenica e law carb ho ascoltato chi ha studiato a fondo biochimica e fisiologia, tipo Beppe Rocca o Lucia Aronica, che non la pensano come lei, forse hanno le idee confuse ed hanno bisogno di approfondire?

        • Buongiorno, grazie per il suo commento. Non sono qui per dare lezioni a nessuna delle persone citate, salvo che qualcuno non abbia pretesa di farlo con me.
          Mi permetto solo di farle notare che la sua premessa “persone che hanno studiato a fondo biochimica e fisiologia”, genera un artificio retorico che impatta a livello di percezione, dando per scontato che (al netto dei nomi citati) qualcuno abbia studiato, mentre il sottoscritto non lo ha fatto. O che il sottoscritto ritenga quanto studiato dagli altri non idoneo e sufficiente.
          Il pezzo che (credo) le manchi, è come funziona la scienza, che non si basa su chi sostiene cosa, ma su un metodo ben preciso. Se ha tempo e voglia l’ho descritto, con un po’ di sarcasmo, a questo link https://www.depascalis.net/blog/gli-studi-scientifici-e-il-sesso/
          Saluti.

          • Fortunamente non mi manca nessun pezzo, come credo con manchi a lei (spero). In merito al metodo ben preciso di cui parla, è lo stesso a cui tutti fanno riferimento, quando fanno delle affermazioni, avanzano una teoria o indicano una strategia alimentare, ognuno con l illusione di essere sulla strada giusta. un caro saluto

          • Mi conferma quindi che il “pezzo le manca” dal momento che ignora cosa sia il metodo scientifico, che NON è quello che lei afferma.
            Torni a commentare solo dopo averlo studiato e padroneggiato. Non sono qui per fare polemiche sterili, ma solo per parlare di dati, con chi i dati li possiede e ne ha familiarità. Per tutto il resto può rivolgersi altrove. Saluti.

          • Buongiorno, mi aggancio qui in quanto mi sembra una commento dei più recenti. Non avevo mai sentito parlare di questi prodotti prima che mia moglie malauguratamente venisse irretita da questi spacciatori di illusioni che millantano prodotti miracolosi facendo leva sulle debolezze altrui con il miraggio di una dieta facile. Improvvisamente mi sono trovato in casa decine di queste bustine colorate di chetoni esogeni e, un po’ preoccupato per la sua salute, ho iniziato a documentarmi in rete per capirne qualcosa di più. Sostanzialmente ho trovato due tipi di commenti: quelli che ne parlano bene e quelli che mettono in guardia. Ovviamente i primi sono di venditori mentre i secondi hanno valenza scientifica, come appunto il suo articolo. A questo punto non capisco come in Italia possano essere commercializzati questi integratori che non sono riconosciuti ne’ come farmaci e nemmeno sono inseriti nel registro nazionale degli integratori alimentari del ministero della salute. Possibile che nessuno possa intervenire? Ho cercato informazioni sul fondatore e CEO della Pruvit e come mi aspettavo si tratta del tipico showman da convegni di marketing spinto tipicamente americani nei quali tutto il pubblico di venditori multilivello si autocelebra e autoesalta caricandosi per andare a conquistare il mondo. Ma come si fa a fidarsi? Personalmente sono preoccupato per la salute di chi mi sta vicino.

  2. Non mi azzardo a commentare nominando scienzati e medici che studiano questo nuovo approccio altrimenti, non avendo titoli, farei la stessa fine di Elena che ha commentato in precedenza, ovvero un incitazione a prendere qualche laurea per poter migliorare la mia “povera” vita…
    Ma dato che anche noi poveri mortali vorremmo una vita migliore, se possibile senza passare per lauree e titoli accademici come i suoi, può darci qualche DATO oggettivo e reale, o studi sperimentati su cui poter fare una valutazione e scegliere se la sua teoria sull’inutilità dei chetoni esogeni è veritiera, oppure una bella ipotesi priva di prove e, quindi, a valore 0, come tutte le teorie?

    • Il problema dello studio talvolta non è correlato solo alla conoscenza delle cose, ma anche alla procedura di validazione delle affermazioni. Facciamo un esempio banale (non me ne voglia).

      Da domani inizio a vendere la sabbia di fiume spacciandola come rimedio per il sovrappeso. Se qualcuno mi dice che è una truffa, non sono io a dover pretendere lo studio che dimostra che sia tale, ma devo semmai produrre lo studio che ne dimostra l’efficacia.

      Ad oggi studi che dimostrino l’efficacia dei chetoni esogeni non ce ne sono, non nei termini con i quali vengono promossi.

      Se vuol sapere perché probabilmente MAI ve ne saranno, lei può comprare qualsiasi testo (a sua scelta, così non sembra pilotato) di fisiologia applicata allo sport o di fisiologia della nutrizione. Studiandolo in autonomia potrà comprendere meglio i processi che ho riassunto nell’articolo.

      Eviterà inoltre di cadere vittima di altri tranelli del marketing.

      Mi faccia poi sapere se il consiglio le è stato utile.

      PS.: se per caso avesse la tentazione di rispondermi con qualche link a pubmed, si accerti della bontà dello studio e della potenza statistica, perché su pubmed trova anche articoli che parlano delle calorie usate da babbo natale (non è una battuta) puó verificare da qui https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29313101

      • Caro dottore non capisco con la sua intelligenza e il suo sapere come fa a combattere e a rispondere a tanta ignoranza ,li lasci cuocere nel loro brodo lasci perdere tanto e non capiranno mai🙏

  3. Simpatico il dottore.
    Mi dice se in medicina è esistito qualche farmaco che da qualche mese è stato tolto dal mercato perché cancerogeno?
    Nonostante avesse superato numerosi studi.
    Studi sui ketoni esogeni vi sono,sono anche piuttosto lunghi,che testimoniano,che aumentano la lucidità,che aumentano l energia,e resistenza e riducono il senso di fame.
    Certamente non fanno dimagrire a prescindere,ma aiutano molto.
    Tra poco usciranno studi sulle patologie e forse sobbalzera’ qualcuno dalla sedia.
    Il marketing su come vengono venduti è solo un modo,come lo è la pubblicità massiva fatta in questi giorni di quarantena su farmaci,integratori alimentari ect ect.
    Di ingannevole vi è molto di più di quello che sta succedendo per i ketoni esogeni,che hanno dietro scienziati che non hanno nulla da invidiare a lei o qualche altro collega,quindi si ridimensioni.

    • La mia simpatia è irrilevante, sia usata in senso ironico che come captatio benevolentiae. Irrilevante anche il discorso dei farmaci eventualmente ritirati perchè cancerogeni (la notizia come da lei riportata è assolutamente errata, si studi bene cosa è accaduto alla Ranitidina, ma per sua cultura personale e per evitar errori in futuro). Qui occorre restare in topic, altrimenti poi so già che si tende a degenerare. Quindi per eventuali repliche non andiamo oltre il tema, che già presenta una sua complessità.

      Gli studi cui lei fa riferimento soffrono del problema che ho già indicato all’altro commento (legga la replica a Daniele D’Aversa), inoltre non indicano i livelli da raggiungere (ma solo per indicare una delle tante falle), sono pertanto inutilizzabili.

      Quando dice “aiutano molto”, in ambito scientifico questa unità di misura non esiste, riprovi con una appartenente al SI.

      Il resto del commento è una serie sconnessa di elucubrazioni, ripeto questo non è FaceBook, parli in modo scientifico e avrà risposte scientifiche.

      Volentieri mi ridimensionerò, ma serve prima che lei dimostri le ragioni per le quali debba farlo, cosa che non ha fatto.

      Si prenda le settimane che le servono per capire ogni passaggio di questa replica, che ho volutamente scritto in forma ridotta per agevolarla.

      Ben lieto di leggere dati (non link), se vorrà fornirli e se scritti di suo pugno, per tutto il resto (ripeto) questo non è il luogo.

      Mi stia bene.

      PS io mi firmo con nome e cognome, non si vergogni di mettere anche i suoi.

    • Facciamo nomi e cognomi.
      PRUVIT!
      Questi integratori conbtanto di claim terapeutiche (non lo dico io ma è scritto nelle confezioni) non sono registrati al Ministero della Salute, e la società non ha alcuna sede legale in Italia.
      Indi per cui chiunque sponsorizzi tali prodotti è passibile di denuncia

      • La correggo, vada prima a consultare le procedure che bisogna affrontare per poter commercializzare un prodotto, il cibo normale non va registrato, lo shape è registrato in quanto pasto sostitutivo,(documenti in mano) e abbiamo l’approvazione di vendita per i chetoni su tutto il continente europeo(documenti alla mano), qui non si parla di dieta chetogenica, qui si parla di scienza, una nuova era, su cui la nazione sta compiendo tutti gli accertamenti per quanto riguarda le prove fornite da noi, mi chiedo come possa lei parlare di una nuova scoperta, un nuovo campo, una nuova concezione che NON ME NE VOGLIA, ma di cui lei, non potrebbe mai parlare senza alcun documento e titolo tra le mani, senza aver esaminato, senza aver consultato uno di questi medici che ha ideato tale scopertao ci abbia quanto meno scambiato informazione e poi tratto una sua minima idea, lasciamo a Cesare quel che è di Cesare, e parliamo solo con fatti alla mano grazie!

        • Gentile Veronica le faccio qualche domanda:

          1 – dove sono le autorizzazioni ministeriali? Può esibirle?
          2 – lei dichiara che Alessandro non può parlare perchè (a suo dire) non avrebe in mano elementi scientifici validi. Perfetto. Può confutare la spiegazione fisiologica che ho fornito io? Spiegando i processi, non con termini vaghi o appellandosi al fantomatico principio di autorevolezza che, in ambito scientifico, non esiste.
          3 – lei conclude dicendo “parliamo con fatti alla mano”, ma non indica alcun fatto. E’ possibile sapere (ripeto in modo chiaro e circostanziato) di quali fatti si tratta?

          Grazie, gentilissima!

  4. Grazie Pierluigi De Pascalis , in tre minuti è stato illuminare. Felice Proseguimento.
    Francesca D’Andrea.

    • Gentilissima, grazie del suo commento. Una buona giornata!

  5. BUONGIORNO dottore, purtroppo come in tutte le crisi economiche, anche in questa vi è un proliferare di operazioni marketing multilevel in cui invasati pseudo_medici, abbagliati dai mirabolanti guadagni (che non realizzeranno MAI) provano a rifilare l ennesimo prodotto mirabolante che, nella migliore delle ipotesi, è solo inutile (e spero non dannoso).
    Concludo il mio pensiero con un motto: no pain no gain… Se volete ottenere risultati sul Vs fisico l unico metodo è fare corretta alimentazione e corretta attività fisica.
    Saluti

    • Non c’è altro da aggiungere, purtroppo è la situazione attuale.
      Un cordiale saluto.

  6. Io da semplice consumatore dico questo: i NAT o keto/OS che sto assumendo hanno 9 brevetti e certificazione kosher!!! Sono sul mercato da 5 anni e hanno milioni di testimonianze positive negli USA !! Nello staff medico che avvalora la qualità c’è il dott ken Ford medico della Nasa e il dott Lowery!! Ci tengo molto a precisare che i NAT della pruvit sono gli unici ketoni fermentati naturalmente bio identici e bio disponibili al mondo!!! Detto questo, io porto la mia testimonianza che fanno bene!!! Sto meglio ed anche i miei clienti si sentono meglio!!! Quindi come sempre le chiacchiere stanno a zero!!!
    Giovanni Darú indipendent promoter by Pruvit

    • Gentile Giovanni, essendo tu un venditore temo ci sia poco da aggiungere.
      Con le tue parole però segnali NON solo di NON avere la più pallida idea di come funzionino i ketoni, e di ignorare TOTALMENTE come si esegue una sperimentazione ma, (FORSE PIU’ GRAVE DATO CHE LI VENDI), ignori del tutto anche cosa sia un brevetto, nè comprendi cosa sia e come avvenga una distillazione.
      Insomma, zero competenze specifiche. Il business non puoi confrontarlo con la scienza.
      Torna quando avrai una base di biochimica e fisiologia, e ne riparleremo.
      Buone vendite.

      PS cosa diamine centri la certificazione kosher con l’efficiacia del prodotto lo sai solo tu! (ovviamente ancora ZERO).

      • È ovvio che abbiamo idee discordanti però ribadisco: dal momento che ci sono Migliaia di testimonianze Positive su questo tipo di alimentazione, tutto ciò che viene detto contro sono solo chiacchiere!!! Perché come sempre contano i fatti!! Se ne parli pure male !!! I fatti diranno la verità!!!
        P.s. Non serve una laurea per capire quando si sta meglio 🤣🤣🤣

        • Non abbiamo idee discordanti, semplicemente tu non sai di cosa parli.
          Certo che serve una laurea, poichè anche chi va in chiesa a pregare poi si sente meglio.
          La laurea e lo studio servono per sapere cose’è un bias, cos’è una truffa, cos’è una suggestione.
          Una laurea serve per parlare di biochimica e fisiologia.
          E’ evidente che tu non abbia compentenze in merito. Non sei pertanto minimamente credibile. Metti solo punti esclamativi come qualsiasi esagitato del web.
          Non ci sono fatti in quel che dici, per avere fatti servono evidenze scientifiche, non idee, opinioni o “testimonianze” come le chiami tu.
          Ma siccome hai tali lacune in ambito scientifico, da non sapere neppure cosa sia una ricerca scientifica validata, nè ad esempio la piramide delle evidenze, straparli beandoti dell’inconsapevole ignoranza.
          Qui invece si parla di scienza. Quindi eventuali ulteriori comenti che non apportino una prova scientifica saranno eliminati, puoi giocare a fare “quello che se ne intende” con quelli più ignoranti di te. Non qui, non con me.

          • Prendo le prime due righe della sua risposta e le incornicio. Poi torno ad occuparmi dei fatti miei perchè la mia laurea non c’entra nulla, ma soddisfatto. Se non studi non hai possibilità di confutare uno studio scientifico ma solo riportare sensazioni, che hanno valenza zero. Sul marketing potrei dire qualcosa io e quello del sig. Darù è da suicidio commerciale…. contenta la Pruvit…

  7. Ovvio che serve una laurea dottore ed infatti chi ha fatto si che i chetoni esogeni fossero un qualcosa che viene commercializzato,ha lauree e specializzazioni,master,non fa il commerciante o il venditore.
    Lei dottore confonde,nonostante la laurea,confonde il fatto che qualcosa di assolutamente valido,possa essere alla portata di tutti.
    Le evidenze,gli studi ci sono,basta cercarli e i chetoni esogeni,provengono da laboratori e studi fatti ad oxford,non nei centri commerciali o alle sagre degli arrosticini.
    Non basta solo la laurea o meglio serve a conoscere una parte di mondo,poi vi è qualcosa altro che serve,per non rimanere in un mondo jurassico,dove tutto ciò che è nuovo sembra il male o solo maerketind.
    Vede dottore,lei pensa che tutti quelli che vendono,hanno zero competenze,cosa che non è,ma ancor di più pensa di averne solo lei,dottore siamo nel 2020,vi è stata una pandemia che ha evidenziato che essere dottori,serve davvero a poco,se poi uno dottore dice una cosa e cambiando canale si sente l esatto opposto.
    Quindi ci andrei cauto ,nell elogio delle lauree a discapito di quella che si chiama intelligenza emotiva.
    Un po di tempo ha un certo Elon Musk veniva deriso da qualche ingegnere, stessa sorte capitò ad un tale Steve Jobs,ci vada piano dottore,che le lacune a volte si colmano,mentre la protervia e la presunzione accompagnano l intera vita….

    • Non provare a buttarla in caciare, aver sintetizzato in laboratorio qualcosa, non significa che questo qualcosa non possa essere una truffa. Anche una banale crema “snellente” per sua natura inefficace, riporta il lavoro di biologi e non solo. Ma per affermare che possa avere un riscontro servono studi specifici, le cui falle ho già evidenziato. Se hai studi che smentiscono le mie affermazioni puoi presentarli, e non limitarti a dire “basta cercare”. Presentali, ma accertati che smentiscano quanto ho affermato.
      Io non credo che tutti quelli che vendono hanno zero competenze, credo che se uno le competenze le possiede non aspetta 12 scambi di commenti per entrare nel tecnico. Qui ancora di tecnico non stai fornendo nulla.
      L’esempio con la pandemia e con il “cambio di canale” non fa che sottolineare le fragilità che possiedi riguardo il metodo scientifico e i canali con i quali esso comunica, che non sono quelli televisivo. Ritengo che uno debba avere anche la decenza di comprendere se possiede basi e strumenti per confrontarsi, perchè qui non ne vedo.
      Altro che intelligenza emotiva… io andrei cauto con trarre conclusioni che non ho espresso. Nessuna intelligenza emotiva aiuta a comprendere processi biochimici, statistici, epidemiologici, ecc. senza lo studio Studio che continua a non palesarsi.
      La presunzione la vedo in chi si autoparagona a persone che (evidentemente ignori anche questo) si avvalgono e si sono avvalsi di scienziati per concretizzare delle idee. Questa è presunzione. Aspetto i dati oggettivi, se ne possiedi. Altrimenti (come detto) dovrò rimuovere futuri commenti.

      Dati scientifici, chiari, semplici e che vadano al dunque, perchè la pazienza ha un limite, e non è mia intenzione tollerare considerazioni prive di senso (sotto il profilo scientifico). Questo non è facebook, ma un sito che utilizzo per fare divulgazione.

      • Caro Pierluigi è inutile parlare a chi non ha strumenti per comprende.
        Ma d’altronde uno che mette l’h davanti ad una “a” congiunzione e scrive “maerketind” si percepisce che non viene aiutato nemmeno dal T9 😂 Lasciamoli nella loro beata ignoranza-presunzione e tra qualche mese quando non sapranno più a chi vendere i “Keto” passaranno alla Folletto…un classico sempre attuale ma sicuramente più utile. 😊

        • Non escludo che già ora vendano in bundle keto e folletto. Un caro saluto.

          • Gentilissimo doc,
            al di là delle riserve sui chetoni esogeni che anche io ho (ho voluto provarli non riscostrando però alcun beneficio a fronte del fastidio costante in sede di nefrectomia dx occorsa per il loro acquisto…)si può comunque sperare nell’effetto dimagrante di un regime chetogenico in un soggetto sano ,senza incorrere in danni specialmente sul lungo termine?
            Grazie

            PS= il Folletto ce l’ho già……………..per fortuna. ; )

          • Buongiorno, in un soggetto sano le strade per dimagrire sono innumerevoli, francamente non mi sognerei mai di suggerire fra queste un regime chetogenico.

            Per il folletto vedo che ne siamo tutti ormai dotati 😉

          • grazie mille…parere assolutamente autorevole per cognizione di causa.
            Mi spiace solo che ci sia tanta confusione in merito e ancora ci sia gente che spaccia lucciole per lanterne a chi cerca speranza e motivazione per riuscire (per un non addetto ai lavori,orientarsi in una giungla di fake news a favor di scienza è quasi impossibile..).
            Vedrò di rielaborare i dati in mio possesso.
            Grazie per la disponibilità !

    • SIG. MASSI MEGLIO CHE CHIUDA LA SUA BOCCA PRIMA DI COMMENTARE CAZZATE, OPPURE MEGLIO CI STUDI SOPRA OPPURE EVITATE DI COMMENTARE QUESTE GIUSTE conclusioni, rimanga sotto il vostro grado di ignoranzaaa.

  8. Quel che si vede di questo marketing, per ora, è lo stesso copione di Visalus.
    Venditori e venditrici felicemente realizzati postano foto della loro splendida nuova vita lontana dall’ufficio, il format prevede l’uso massiccio di foto dei figli perchè “finalmente, diversamente da prima, ora posso dedicarmi a loro”. Questi splendide mamme e splendidi papà però hanno bisogno di nuovi venditori per passare di grado.
    Vedere gente che ci casca ancora mi spezza il cuore. La dieta dei chetoni è solo l’ennesimo pretesto per inchiodare delle persone già in difficoltà, allontanarli dai loro amici (quelli veri) e mettere in difficoltà le loro famiglie.

    • Io li vedo più che altro preparare beveroni, poi però quando è il momento di berli il video finisce.
      Voglio un fenomeno del drink ketones aka sto carico appalla e la mia vita è appagante che inizi a pubblicare due video al giorno, ogni giorno, per un anno nei quali bevono il quantitativo di prodotto che suggeriscono ai clienti sprovveduti.

  9. La domanda che faccio è questa dottor De Pascalis.
    Lei racconta a degli ignoranti quale è la sua verità.
    Il Dottor Beppe Rocca (uno studioso e ricercatore che ha scritto diversi libri) racconta in un video di 1 ora con dovizia di riferimenti scientifici la sua verità che è esattamente l’opposta alla sua.
    Questo è un fatto … non c’è uniformità di giudizio.
    Per questa ragione … noi poveri ignoranti … come dovremmo fare?
    Per quello che mi riguarda.. cerco di far ragionare la ragione critica e ascolto le persone che utilizzano i chetoni esogeni e ne traggo le mie conclusioni … non saprei come altro fare. Se mi scrive in privato sarò ben lieto di fornirle il link del video suddetto.

    Saluti

    • Buongiorno, in ambito scientifico non vale il principio di autorevolezza ma le evidenze scientifiche.
      Quindi chi vuol saperne di più non deve ascoltare la “mia” verità, che non è migliore della verità di altri.
      Deve prendersi l’impegno di studiare la fisiologia della nutrizione umana e successivamente le evidenze scientifiche che riesce a trovare a supporto delle mie parole o che smentiscono le mie parole. Non senza aver studiato bene come si valuta il peso di una pubblicazione (elemento determinante).
      E’ invece errato chiedere a chi li usa, perchè non ha compentenze ed è soverchiato dai bias 😉

      PS il video lo conosco ed evito di commentarlo.

      • Beh … intanto lei parla del mondo scentifico e di verità assolute. Lei sa meglio di me che potrei fornirgli centinaia di casi per dimostrare che la verità assoluta non esiste ma è solo un punto di vista (la fisica quantistica docet ) . Comunque, guardi, che io non intendevo darle torto o ragione … non lo so chi ha torto o ragione ma quello che so è che non è ipotizzabile che per qualsiasi cosa che non si conosce si diventi un esperto della materia. Io sono un informatico. E’ come se le dicessi che un tal programma costa 100 ore di programmazione e alla sua obiezione di essere troppo caro gli rispondessi di studiare il linguaggio di programmazione che utilizzo per poi capire che è giusto. Non funziona così vero? Lei chiederebbe ad un altro esperto ma non si sognerebbe neppure di studiare un linguaggio di programmazione per capire se dico il vero. Quindi il metodo da lei indicato è solamente filosofico, accademico e pleonastico ed in quanto tale non attuabile dalla maggior parte delle persone. Me ne indichi uno reale per favore.

        • Il metodo scientifico esiste ed ha una sua logica perchè è l’unico che può fornire risposte e individuare in nessi di causa.
          In quel che ho scritto sui chetoni ho indicato elementi fallaci (dati che mancano) potrebbe iniziare verificando se me lo sono inventato e magari esistono. Se non esistono… avrebbe un indizio.
          In ambito scientifico non esistono “punti di vista”, non confondiamo le cose. Esistono elementi certi, che possono essere eventualmente confutati, ma che restano certi sin tanto qualcuno non è in grado di dimostrare il contrario. Io non aspiro ad avere ragione, dal momento che divulgo informazioni, quindi non è per me un problema affermare che la situazione è cambiata. Al momento non lo è, ed è quella che descrivo. Ma siccome NON voglio convincere nessuno, le soluzioni sono 2 o studia lei per primo la questione o crea una griglia, trova 100 persone che reputa esperte sull’argomento, esclude quelli che hanno conflitti di interessi, e verifica dove si colloca l’ago della bilancia. (E’ il principio delle revisioni, dove al posto degli esperti si valuta la letteratura, ed è il vertice della piramide delle evidenze). Altre strade, mi spiace, ma non esistono.

          Riguardo l’esempio che pone, nel mio caso è esattamente il contrario. Sono autore di software di valutazione antropometrico funzionale per gli atleti, con algoritmo di autoapprendimento per l’elaborazione del programma di allenamento. Per non essere “infinocchiato” da qualche programmatore, ho studiato 2 linguaggi di programmazione, non al livello che mi consente di programmare, ma che mi consente di capire e dialogare con i programmatori. Questo per altro ha reso più semplice redigere le istruzioni affinchè i software vengano realizzati.
          Quindi, come vede, si può fare non è un principio filosofico.

          Se lei non vuole intraprendere alcuna di queste strade, può solo scegliere di quale esperto fidarsi. Non vedo alternativa.
          In ogni caso studiare la piramida delle evidenze scientifiche e poi fare una ricerca tra le conclusioni di 10 abstract di livello elevato che parlano di chetoni le porta via 2 giornate, non di più.

      • Perché? Lo commenti, invece. Così i poveri babbei all’ascolto sentiranno anche la
        Sua versione . Poi faranno una propria sintesi. Non dia per scontato che siamo tutti babbei.

        • Tutti no, ma lei sta provando con tutte le sue forze a passare per tale. Ho già commentato quel che c’era da commentare, per il resto (se pensa di non essere babbea) le basta studiare. Se invece fosse babbea, sarebbe inutile addentrarmi in ulteriori elementi tecnici dato che non è stata capace di comprendere questi.

  10. La ringrazio per il suo tempo dottore. E’ molto gentile a rispondere. Lei è un uomo fortunato ha cultura, intelligenza e tempo … tanto tempo per poter studiare addirittura due linguaggi di programmazione … ma statisticamente quanti lo possono fare? 1 su 100.000 ? Comunque tanto di cappello
    🙂

    • Rispondere è un piacere, ci mancherebbe. Non so se ho cultura e intelligenza, forse invece è perchè ho sempre la sensazione di inadeguatezza che continuo a studiare 😉 . Quanto al tempo a disposizione, guidando l’azienda che ho fondato (ci lavorano oltre 70 persone), dirigendo una testata tecnico scientifica, provando a scrivere un libro l’anno, aggiungendo le docenze universitarie (per altro insegno a Foggia e vivo a Bologna), un figlio di 17 anni e l’allenamento quotidiano… tempo ne resta poco. Ma noto persone della mia età che hanno fatto molto di più, e quindi ci provo.
      Buon proseguimento.

      • Beh … ci sarà sempre chi ha fatto di più, ma nel suo caso sono sicuramente la stramaggioranza delle persone che hanno fatto di meno. Anche la mia scuriosità estrema mi porta sempre a studiare e a percorerre nuove strade … la differenza la fa il risultato finale. Io dirigo un azienda di 3 persone, insegno saltuariamente in istitutici con ragazzi in difficoltà, ho due figli di cui la più grande studia in Scozia ed ho pubblicato un solo libro in tutta la mia vita. Quindi le rinnovo i miei complimenti 😉

      • Buongiorno Dottore, mi dia una risposta solo a questa domanda: mi dice come mai dopo aver preso il ketone esogeno pruvit facendo il test con il ketosticks risulto avere nelle urine concentrazione massima di ketoni?? se fossero fuffa nn si colorerebbe la striscetta e le dirò di più ho fatto anche la prova a mangiare prima zuccheri prima di prendere il chetone… beh le dico che la striscetta con gli zuccheri in corpo non si colora… ciò vuol dire solo una cosa che i chetoni esogeni Pruvit sono realmente ciò che dicono ossia 100% bio identici a quelli che produce il tuo organismo! Detto questo può anche farsi una chiacchierata col dott. Beppe Rocca che sicuramente di studi alle spalle ne ha.. buona giornata

        • Lei non vuole una risposta in realtà, lei la risposta pensa di averla, che è diverso.
          Le dirò di più la domanda è sbagliata in partenza, così come la deduzione finale, capita quando non si conosce l’argomento.
          Se mai avesse voglia di studiare me lo faccia sapere, e dopo averlo fatto torni pure con le domande che le sono rimaste e le fornirò risposta.
          Sino ad allora prosegua pure con i trattamenti che ritiene opportuni, io sono un Darwinista convinto, quindi per me va benissimo che li assuma!

          • Nel mio lavoro ho imparato, negli anni, che la teoria è in discussione con la pratica. Non sono medico ma dopo aver provato di tutto in 46 anni, dei miei 56, (milioni di diete, bib, intervento fallito di sleeve, analisi al cnr di Bologna con scissione delle molecole ecc…. e tanta frustrazione x i fallimenti), da un mese, sotto controllo medico, sto usando pruvit. Sia chiaro che non voglio gridare al miracolo perché ci vado con molta prudenza e scetticismo… ma i risultati sono entusiasmanti, sarà un caso?! Vedremo più in là

          • Gentile Lucia, partiamo col dire che nel mio post non di parla di marche ma di prodotti. Chi produce e vende a me non interessa.
            La teoria, nell’ambito scientifico, non è mai in discussione con la pratica, semplicemente se c’è il fattore umano che liberamente può interferire col risultato… spesso questo si verifica.
            Sono felice che, qualsiasi trattamento lei stia facendo, funziona. Questo non cambia quel che ho scritto.
            In bocca al lupo per i suoi obiettivi.
            Un caro saluto
            Pierluigi De Pascalis

      • Infatti, fa meraviglia il capire dove abbia trovato, Esimio, il tempo e la voglia di voler aggredire il tema in oggetto con tale asprezza da lanciarsi addirittura nella taccia di truffatori verso un’azienda globale (ne risponderà immagino in sedi legali). Complimenti vivaci. Vien da chiedersi: Uhmm… chissà a quale articolo del suo “carrello” di variegato e poliedrico imprenditore della scienza del benessere facciano concorrenza i poveri chetoni esogeni naturali e perché le siano siffatta spina nel fianco. Paladino della classica diatriba Scienza versus Esperienza ? Chissà. Voglia gradire anche i miei complimenti per la competenza di abile marketer digitale: con un titolone del genere (sbattici un “la truffa che mancava” davanti alla qualunque notizia e vendi anche la macchina del ghiaccio in Groenlandia) che fa schizzare le views della sua -peraltro fiacca – pagina, alle stelle. Infine, coraggioso padre/paternostro, felicitazioni x saper attirare tutti coloro che, in cerca di risposte , navigano in rete alla ricerca di quella illustre e fatale opinione che li distolga definitivamente dalla decisione di provare a prendersi cura di se’. Magari proprio laddove altri esimi professionisti della nutrizione o del fitness hanno magramente fallito. Fiduciosa di leggere presto altri editoriali, che so “collutorio: la truffa dentale che mancava. Come il mentolo inganna la tua carie” oppure “L’atleta intelligente: come truffare il plicometro con la dieta mima -menopausa” , la saluto ammirata. Professorissimus depascalibus, grandissimus expertibus dechetonibus: lectores populusque ignorantissimus in materia devotamente oblitera e se scappella de frontem tantam Saccenzia de tuttounpo spaziante de scienzia bona contra vulgaris experienza de’poracci che ‘nzanno gnente. Amen.

        • Lei mi fa tenerezza, ma la tenerezza non è sufficiente per meritare una risposta compiuta. Le abilito però il commento per non frustrarla ulteriormente. Avesse avuto dati scientifici per confutare quanto ho scritto li avrebbe esposti, non avendoli ha preferito lasciarsi andare all’onanismo digitale del commento prolisso con, per altro, un registro linguistico comico.
          PS. non ho citato azienda alcuna, stia più attenta quando legge.

  11. Salve Dottore, è disposto ad un confronto sull’argomento?

    • Buongiorno, come può ben vedere mi sono già confrontato con chiunque sia passato da qui e abbia lasciato un commento. Ad oggi nessuno mi pare abbia portato i dati che ho più volte indicato essere assenti.
      Buona giornata.

  12. per chi fosse interessato qui sono riportati gli studi e la ricerca sui chetoni esogeni etcc…..
    Studi che confermano quanto detto dal dottore DE PASCALIS. I dottori e scienziati nominati prima e che promuovono il prodotto, non fanno riferimento all’uso indiscriminato senza essere consigliati da qualcuno di competente. Chi produce li sceglie come testimonial, probabilmente qualche effetto lo avranno pure, ma l’importante e riempire il portafogli.

    https://www.virtuasalute.com/otc-e-integratori/bhb-beta-idrossibutirrato-assumere-chetoni-fa-andare-in-chetosi-uhm-no.html

    studi che dimostrano che trattasi di un prodotto che al massimo non fa male, che probabilmente in alcuni casi agisce sul senso della fame etc…. e fin qui ognuno può scegliere se usarli o no, forse meglio se su indicazione di un nutrizionista. Il vero problema è il Multilevel Marketing , in Italia proibito e dunque camuffato. Infatti il prodotto ha costi esorbitanti proprio per il sistema economico che deve sorreggere e chiunque ambisca a fare soldi spende 1000 € in prodotti e li promuove ai suoi amici conoscenti e li indirizza sul suo store che gli permetterà dei fantomatici guadagni.

  13. Premesso che non ho titoli per valutare, sono uno sportivo, ho utilizzato ed utilizzo alcuni integratori (non I chetoni), e con gli anni ho imparato ad informarmi prima del loro utilizzo, e finito per selezionare quei pochi i cui benefici siano effettivamente documentati al di là dell effetto placebo.
    Sempre nell’ottica di recuperare informazioni mi sono imbattuto su questi famosi chetoni, di cui si parla ultimamente soprattutto nel mondo del ciclismo.
    Il fatto che vengano “ufficialmente” utilizzati da diverse squadre del world tour, ha acceso l’interesse dell’UCI poiché al momento non rientrano nella lista delle sostanze vietate, ma nell’ambiente del ciclismo professionistico sono ormai moltissimi gli atleti che ne fanno uso, ovviamente su indicazione del medico della squadra, ed evidentemente ritengono di trarne beneficio in relazione alla performance sportiva, tanto da scatenare polemiche da parte degli atleti delle squadre che non ne fanno uso. Mi ricorda un po’ il fenomeno della creatina di qualche anno fa. Mi chiedo però come facciano dei “professionisti” , e non parlo degli atleti perchè quelli purtroppo prendono qualsiasi cosa venga loro proposta dal loro preparatore/medico senza pensarci troppo , ma dei medici delle squadre di quel livello, a decidere di utilizzare con tutti i propri atleti un integratore non solo inutile ma anche potenzialmente dannoso.

    • Buongiorno, con la stessa logica con la quale ci sono professionisti che propongono tutta una serie di altri prodotti con analoghe caratteristiche. Non ultimo la possibilità che ricevano un finanziamento diretto dai produttori al fine di creare una sorta di “aura” attorno al prodotto, che è in genere più performante (in termni di mktg) di qualsiasi altra pubblicità. Ciascun uomo ha un prezzo.

  14. Vorrei un chiarimento sul titolo….in che senso, si parla di TRUFFA?

    • Non lo si evince dalla spiegazione? Facciamo un esempio:
      – Vuol comprare la mia auto? E’ un’auto che può viaggiare ad acqua invece che con la classica benzina!

      Dato che, come può immaginare, la mia auto non va davvero ad acqua, evidentemente si tratta di una truffa.

      Riproviamo:
      – Vuol comprare questo integratore di chetoni esogeni che la fa dimagrire, sblocca il metabolismo, migliora la sua performance sportiva?

      Dato che i chetoni esogeni non fanno nulla di tutto quanto questo… affermarlo è una truffa.

      Spero sia più chiaro.

  15. Io posso dire di aver fatto una gara di 100km in mountainbike senza avere particolari problemi quando il mio compagno di squadra si è dovuto mangiare 4 mezze banane, una barretta e due gellini.

    Io più di questo non essendo medico non posso dire a parte che FUNZIONANO!

    Ora li utilizzo regolarmente sia in ambito sportivo (allenamento e gare di MTB) sia in ambito lavorativo (lavoro d’ufficio ad alto livello di stress) per la “calma lucida” che mi infondono quando li utilizzo grazie alla migliore concentrazione che riesco a raggiungere.

    Per chi non ci crede ci vediamo alla prossima gara dove tutti si bombardano ed io invece utilizzo solo una bustina di chetoni esogeni di tipo NAT.
    Anche nel giro d’Italia li utilizzano solo che essendo per loro un attività agonistica utilizzano i più potenti “esteri” di chetoni piuttosto che i “sali” di chetoni che utilizzo io
    I sali sono meno potenti NON costano 50 euro a “dose” sono legali, non sono considerati ad oggi doping e inoltre hanno un gusto gradevole a differenza degli esteri che sembrano benzina liquida a detta di chi li ha provati almeno una volta nelle gare

    A buon intenditore poche parole, si vuole lottare contro un prodotto esogeno ma naturale prodotto per banalissima fermentazione che genera, detto per esperienza personale, parecchi benefici.

    Certo il prezzo che va da 5 a oltre 8 euro a bustina ne fa un prodotto non per tutte le tasche ma in gara se somme battette e gel dei miei amici il conto è alla pari ma non ho bisogno di ricariche, ho dovuto solo adattarmi a superare le 5 ore di attività (prima dopo le 4 ore continuative avevo un calo di energie) migliorando l’alimentazione pre e post gara.

    Su una cosa sono d’accordo col dottore: NON fanno NECESSARIAMENTE dimagrire! Incidono sulla fame, aiutano a ridurre la dipendenza da zuccheri ma devono essere associati a dieta low carb (almeno i pasti “vicini” alla loro assunzione) o ad un’attività sportiva se poi si fanno entrambe i chetoni rendono più semplice tale percorso (-fame + energia sono una bell’accoppiata oltre che una bellissima sorpresa per me che avevo una fame compulsiva per i dolci)

    • Saró breve perché ho già risposto abbondantemente. Il mese scorso è stato pubblicato uno studio dove un gruppo di soggetti ha aumentato del 4% la propria performance semplicemente sciacquando l bocca con banale acqua con dentro un po’ di colorante rosa. Questo spiega il potere della suggestione. Sul resto, ripeto, ho già risposto. Cordialità.

  16. Ho usato i chetoni per circa 4 mesi. I primi due mesi benissimo e (posso garantirlo) sono difficilmente condizionabile (anzi). Dopo il secondo mese sono iniziati i fastidi. Mal di stomaco, disturbi gastro intestinali, crampi. Ho ridotto il consumo ad una bustina al giorno. Per alcuni versi devo ammettere che di vantaggi ne ho avvertiti. Ho anche provato a orientarmi sulla dieta chetonica. Gradualmente ho lasciato perdere e di perplessità sul prodotto ne ho. Durante lunghe sessioni di allenamento sciolgo una bustina in borraccia e ho la sensazione di trarne giovamento. Sono tornato ad una dieta regolare e rimango convinto che l’equilibrio nell’alimentazione sia la vera “salvezza”. Diciamo che evitare dolci, cibi malsani ecc. può ritenersi la strategia vincente. Per quanto concerne l’articolo del dott. De Pascalis (che ho apprezzato moltissimo così come ho apprezzato le varie, garbate, repliche) condivido assolutamente il passaggio relativo alle calorie: quando perdo peso è perché riduco le calorie/aumento la quantità di calorie bruciate con allenamenti lunghi. Buona giornata a tutti.

  17. I chetoni e una chetonemia che dia chetosi induce sazietà centrale, poi che il metabolismo rallenti questo ha poco a che vedere col dimagrimento che si ha perché le kcal introdotte sono inferiori a quelle per soddisfare il metabolismo giornaliero..anzi che il metabolismo rallenti penso va vista come una potenziale longevità da raggiungere

    • Quindi lei sa come rallentare il metabolismo? E quale tappa esattamente? Le allego intanto 2 schemi semplificati del processo che regola la fame, ripeto: semplificato, si figuri quello “complesso”.

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  18. I chetoni agiscono su colecistochinina e gravina intestinali che tramite circolo raggiungono determinate aree cerebrali dando senso di sazietà che dovrebbe mettere nelle condizioni di limitare introiti di cibo..se poi si mangia troppo si ingrassa sempre..inoltre lo stato di chetosi che deriva da uno spettro di valori di chetonemia che va tenuto sotto controllo, consente al metabolismo di rallentare a patto che la dieta sia povera di zuccheri..infatti è la chetosi della dieta chetogenica che rallenta il metabolismo…è chiaro che se ho il valore della chetonemia di chetosi e ho zuccheri in circolo alti..non ho fatto una pippa..anzi prendo peso

    • E invece, posto che sia tutto così lineare, cosa cambia dalla semplice riduzione calorica/glucidica associata all’organizzazione dei pasti in modo da favorire i segnali anoressizzanti?
      E abbiamo della letteratura scientifica a supporto delle ipotesi di cui sopra? (Letteratura con idoneo disegno di studio, idoneo campione, e su riviste non predatorie ovviamente)

      • Dottore buongiorno vedo che ancora ad oggi a distanza di tre anni continuano a circolare in rete questi “Ketoni”,sui social c’è una moltitudine di networker che senza sosta “spammano”ogni minuto il mitico stile di vita che induce ad una “migliore versione di noi” a detta loro.(Io li definisco i Wanna Marchi del 2023) la domanda che mi pongo è come è possibile che riescano sempre a vendere quella “specie” di prodotto senza mai incappare in sanzioni visto il sistema piramidale mascherato da “Based community marketing” e il non comunicare al ministero della salute il prodotto?(Ad oggi non risulta nessun prodotto registrato)
        A differenza di altre marche di integratori sportivi
        Tutto ciò è legale?
        E secondo lei finirà prima o poi ?
        O andranno sempre dritti per la Loro strada?
        Grazie e una buona giornata

        • non finirà mai , le catene di sant’antonio sono sempre esistite e sempre esisteranno. figuriamoci che aziende come la herbalife dopo aver arricchito pochi e rovinato molti facendo leva sulla completa ignoranza delle persone e la loro corsa all’oro da sogno americano sono addirittura a farsi quotare in borsa e operare per decine di anni .

          Molto facile capire quando un azienda mette al suo centro la strategia di marketing (sempre multilivello) e non il suo prodotto che di per se non ha nulla di particolare in termini di vantaggi competitivi nella migliore delle ipotesi (nella peggiore è pericoloso o complemetamente fuori luogo )


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